STAMPA

@Cross

Educare e formare i giovani è una sfida avvincente ma anche difficile; sono infatti "allievi" molto critici che, nella loro semplicità e immediatezza pretendono una qualità e un rigore decisamente superiori a quelli già sufficienti alla formazione di un gruppo di adulti. I ragazzi sono attenti e selettivi e bocciano senza alcuna possibilità di recupero, qualsiasi approccio ritenuto fuori tono. La sconfitta è senza appello e incombe su orientamenti troppo rigidi, esclusivamente tecnici, che tentino di imporre un punto di vista esterno al loro universo culturale e cognitivo, che siano troppo didascalici, troppo semplicistici o che vogliano, in un modo troppo esplicito, "insegnare"senza interazione. Ora, quindi, se da un lato è vero che nel comunicare e nell'insegnare sia giusto scegliere la via della semplicità non si deve commettere l'errore di scadere nella banalità e tanto meno nell'approssimazione; al contrario i giovani impongono attenzione per i dettagli e preparazione tecnica di grandissima qualità infatti ogni loro domanda, soprattutto se indotta, pretende una risposta valida. Sono queste le caratteristiche e le linee che mi hanno guidata nell’ impostare un metodo per una Scuola di formazione artistica, di comunicazione e di alfabetizzazione all’incrocio tra cultura di radice classica e linguaggio digitale.

Marina Polla de Luca






 

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