Scritto da Marina Polla de Luca e Alfredo Arciero che l’ha diretto nell'estate 2006 a Roma. Narra delle vicende della famiglia Magrini alle prese con problemi di normale quotidianità che si riveleranno più gravi e torbidi di quanto si potesse immaginare. Il punto di vista del film sembra quello del bambino, che riproduce nel suo videogioco le dinamiche che si presentano all'interno della sua famiglia. Perché questa attenzione nei confronti del mondo virtuale? (Marina Polla De Luca)… La virtualità è molto presente nelle famiglie di oggi. I figli passano ore davanti al computer e i genitori non se ne accorgono, come succede a Lisa e Vittorio. Ma a differenza dei videogiochi, che finiscono quando i personaggi perdono energia, la vita va avanti, propone sempre più soluzioni rispetto al game over del videogioco. Nel film la finzione è alla base delle dinamiche della famiglia Magrini. Vittorio nasconde dei segreti. Lisa, architetto di professione, pensa anche di poter disegnare una famiglia perfetta. Il film dunque mette in risalto lo sguardo dei bambini, ma soprattutto l'assenza di genitori… (intervista di Ilaria Dassi)

 

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